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calabrone asiatico

CALABRONE ASIATICO

Vespa Velutina Nigrithorax

La Vespa velutina è un calabrone originario del sud-est asiatico, attivo predatore di api operaie e la cui sottospecie Nigrithorax si è largamente diffusa dal 2004 in Francia e Spagna. Dal 2012, il calabrone asiatico è arrivato anche in Italia, causando da subito non solo danni alla frutta matura, ma gravi perdite ai nostri alveari. Ad oggi è presente in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna, dove rischia di impattare economicamente nelle produzioni apicole, ecologicamente sull’attività di impollinazione degli insetti pronubi, e in parte sulla salute pubblica poiché velutina si è rivelata aggressiva anche nei confronti dell’uomo, a differenza del calabrone nostrano.

Tabella dei Contenuti

CLASSIFICAZIONE

Classe: Insetti
Ordine: Imenotteri
Famiglia: Vespidi
Genere: Vespa
Specie: Vespa velutina (Lepeletier)
Nome comune: Vespa velutina

DIMENSIONI

Regine: 32 mm
Operaie: dai 19 ai 30 mm

DOV’È INSEDIATA

In Europa è insediata come specie alloctona e invasiva in Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Lussemburgo, Gran Bretagna, Svizzera, Svezia,  e Belgio, mentre al di fuori dei confini continentali la troviamo in Cina, Hong Kong, Corea, Indonesia, Giappone, Pakistan, Thailandia, India, Vietnam. (mappa)

TRATTI DISTINTIVI

Il calabrone asiatico è molto facile da riconoscere perché è l’unica vespa sociale in Europa con una livrea così scura: gli adulti sono di colore marrone-nero e da lontano appaiono come macchie scure sul nido. La varietà V. velutina nigrithorax ha un torace completamente nero e vellutato e segmenti addominali marroni delimitati da una sottile banda gialla. Solo il 4° segmento dell’addome è quasi interamente giallo-arancio. La testa è nera, il muso giallo-arancio, le zampe gialle all’estremità.

COME DISTINGUERE VELUTINA DA ALTRI VESPIDI

Grazie al suo manto scuro è difficile confonderla con il calabrone europeo: velutina è lunga circa 3 cm e leggermente più piccola del calabrone europeo. La differenza è particolarmente evidente nelle regine, che raggiungono dimensioni massime di 3,2 cm in V. velutina e 3,5 cm in V. crabro.

Vespa crabro (calabrone europeo)

Aspetto
La Vespa crabro è più grande: le regine raggiungono dimensioni massime di 3,5 cm, contro i 3,2 di velutina. Le tonalità rosse e gialle di crabro contrastano con l’aspetto più scuro di velutina.
Nido
Il nido di crabro è più piccolo di quello di velutina ed è sempre aperto verso il basso (quello di Vespa velutina è aperto lateralmente). Viene costruito in un tronco cavo o sotto un riparo, a volte nel terreno, ma mai in cima ad alberi alti, abitudine tipica di velutina.

Vespa mammut (megascolia maculata)

Aspetto
Ha grandi macchie gialle sulla testa e sull’addome. La femmina è più grande di velutina e può raggiungere i 6 cm. Ha una peluria fitta e un corpo nero-lucido con 4 zone gialle glabre. Le sue ali sono scure con riflessi metallici e ha un pungiglione notevole.
Nido
La mammut non è una vespa sociale, pertanto è possibile osservare aggregazioni temporanee quando le femmine vanno alla ricerca di larve di coleottero, ma non costruisce il nido.

Vespa orientalis (calabrone orientale)

Aspetto
Ha un corpo prevalentemente rossiccio, solo la parte frontale della testa e una banda sull’addome sono gialli. Misura dai 1,8 ai 2,3 cm, le regine dai 2,5 ai 3,5.
Nido
I suoi nidi sono costruiti sottoterra.

Vespa vulgaris (vespa comune)

Aspetto
È più piccola della vespa crabro: le operaie misurano circa 1,5 cm ma le regine possono arrivare fino a 3,5. Ha un torace ampio e circolare e la caratteristica colorazione gialla e nera, sul capo una macchia nera.
Nido
Viene costruito in cavità, spesso sotterranee come tane abbandonate.

Dolichovespula

Aspetto
Sono molto simili alle Vespule ma si distingue da velutina grazie al margine inferiore dell’occhio che è visibilmente separato dalla mandibola (mentre in velutina, come in tutte le Vespule, è quasi a contatto con essa).
Nidi
I nidi vengono costruiti sugli alberi ed hanno la classica forma a pera rovesciata, dove il favo più sviluppato è sempre quello in alto (più vecchio). Solitamente non sono più grossi di un pallone da calcio.

DI COSA SI NUTRE VELUTINA

Le operaie si nutrono generalmente di sostanze zuccherine che trovano in fiori e piante da frutto. Le larve, invece, vengono nutrite con sostanze proteiche dagli adulti che si occupano della loro crescita: per questo in alcuni periodi dell’anno, le operaie predano diversi tipi di insetti (cavallette, mosche, ecc.) principalmente per portare nutrimento alle larve nel nido. Purtroppo l’ape e gli insetti impollinatori fanno parte del pacchetto, cosa che incide fortemente sulla sopravvivenza delle famiglie di api e, di conseguenza, sull’impollinazione dei fiori, nonché sulla produzione del miele laddove velutina è ben insediata.

Le regine

Le regine fecondate che superano l’inverno si cibano di sostanze zuccherine necessarie a recuperare le forze e intraprendere una ricerca per trovare un luogo adatto dove fondare la nuova colonia.

NIDIFICAZIONE E COMPORTAMENTO

nido vespa velutina

I nidi

I nidi primari hanno un diametro di pochi centimetri ed è più facile trovarli in primavera. Un nido secondario, invece, in estate può raggiungere anche gli 80 cm di diametro. Vengono costruiti solitamente sulle chiome degli alberi o su edifici. I nidi grandi hanno tutti il foro di ingresso laterale. In media, i nidi di velutina contano sui 6.000 esemplari, ma nello stesso nido possono arrivare a nascere più di 10.000 individui. Il periodo di maggiore procreazione si ha verso ottobre-novembre, momento dell’anno in cui velutina raggiunge l’apice delle sue doti da predatore.

CICLO DI VITA

Il ciclo di vita della velutina inizia in primavera, quando le regine sopravvissute all’inverno costruiscono un nido primario grosso come una pallina da tennis e si occupano da sole di deporre le uova e allevare le prime operaie. Quando le operaie diventano adulte, tra maggio e giugno, costruiscono un nido secondario assieme alla regina,  in luoghi più soprelevati. 
Velutina è una vespa sociale, per cui la colonia è organizzata in classi: la regina, completato il lavoro nel nido primario, si occupa solo di deporre le uova, mentre le operaie si occupano della costruzione del nido e della predazione di insetti per il nutrimento e la crescita delle larve.

TUTELA DELLA SPECIE

Vespa velutina non è una specie protetta in nessun paese europeo. 

CHE DANNI FA LA VELUTINA 

Le velutine, così come altri tipi di vespe, possono infestare le piante da frutto alla ricerca di frutta matura. Un danno ben più preoccupante è quello che arrecano all’apicoltura laddove, in prossimità di apiari, danno la caccia alle api minacciando seriamente la loro salute, la riproduzione e la produzione del miele. Questo problema si avverte maggiormente nelle realtà apicole urbane, dove la velutina trova un gran concentrato di cibo in ogni alveare. Nelle realtà rurali la sua predazione incide un po’ meno per via della varietà di insetti più facilmente reperibili.

Danni all’uomo

La puntura di velutina alla gola può provocare uno choc respiratorio nei casi più severi, o comunque uno choc anafilattico. Tra le conseguenze della sua puntura, c’è un alto rischio di un improvviso crollo della pressione sanguigna che può essere fatale.

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FONTI

Questa pagina è stata scritta e redatta da Maura Rizzo

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