La Vespa orientalis (anche detta calabrone orientale) è uno dei predatori di api più diffusi in Italia, soprattutto al centro-sud, non solo nelle campagne ma anche in città, complice la grande presenza di cibo che la attira e le temperature sempre più miti. Purtroppo dal 2020 si segnalano diversi ritrovamenti anche nei centri urbani del nord Italia, da Trieste a Genova, ma anche a Firenze.
A differenza del suo nome, Vespa orientalis non è una specie invasiva poiché è presente in Italia da sempre, quindi autoctona. È molto simile al nostro calabrone europeo, sia per comportamento che per ciclo coloniale, non ultimo per la forma dei nidi. La possiamo facilmente riconoscere per il suo colore prevalentemente rossiccio e con una sola banda gialla sull’addome.
Sommario
VESPA ORIENTALIS IN CITTÀ
Città dal clima sempre meno freddo favoriscono l’insediarsi di queste vespe che amano climi miti e trovano luoghi per nidificare ovunque, costruendo nidi non solo nelle cavità dei tronchi, ma anche nei sottotetti e nei cassoni degli avvolgibili delle finestre.
Ad favorire il suo insediamento in città, il fattore cibo è la causa più comune: benché Vespa orientalis sia per lo più carnivora, la grande presenza di rifiuti urbani mal gestiti sono un forte richiamo. Inoltre, il veloce diffondersi dell’apicoltura urbana negli ultimi anni ha offerto un’occasione in più alle vespe per insediarsi in città, dove l’assenza di predatori naturali che invece sono presenti nelle campagne (uccelli, anfibi, rettili, tassi, pipistrelli…) non ne ostacola la riproduzione.
IL PERICOLO PER LE API
Vespa orientalis caccia le api direttamente davanti al loro alveare, dove si dimostra incredibilmente pressante, spingendosi fin dentro le arnie: l’ape, infatti, è una ricca fonte proteica di nutrimento per la vespa, che la uccide per poi portarla alle sue larve. Questo metodo di predazione causa collassi di intere famiglie che, impaurite e incapaci di uscire in volo per approvvigionarsi, si indeboliscono o, addirittura, scelgono di abbandonare il loro stesso alveare. Un contesto già visto e ben conosciuto dagli apicoltori dell’estremo ponente ligure che da anni subiscono l’invasione della Vespa velutina.
NESSUN PERICOLO PER L’UOMO
Vespa orientalis non pare essere particolarmente aggressiva nei nostri confronti: la sua puntura, inoltre, ha gli stessi effetti di quella di un calabrone europeo (Vespa crabro): il maggior pericolo per l’uomo pare sia solo quello di imbattersi facilmente in un nido nei pressi delle abitazioni. In questo caso, è sempre opportuno chiamare la disinfestazione affinché venga rimosso in totale sicurezza.
TRAPPOLE PER VESPA ORIENTALIS
Per evitare l’uso di pesticidi è necessario utilizzare le trappole ad esca alimentare, poiché sono le uniche selettive (e quindi non attirano le api), attuano un costante trappolaggio di massa senza fare uso di sostanze chimiche. Vanno posizionate nel verde e ben esposte al sole: l’ideale è appenderle alle piante, specie quelle attorno ai cassonetti. Un’ottima soluzione è quella di posizionare delle trappole Vaso Trap nei sottotetti aperti. Non vanno dimenticate le zone più periferiche, dove qualche casetta indipendente con un bel giardino può favorire la lotta col trappolaggio di massa.
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Questo articolo è stato scritto e redatto da
Maura Rizzo
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Foto cover: Vespa Orientalis – Depositphotos
Tutte le foto, ove non specificato, sono Copyright Roberto Carello e Vanda Bellini