La Drosophila Suzukii è un moscerino di 3 millimetri proveniente dall’Asia: in Italia è chiamato “flagello dei piccoli frutti ” perché attacca frutti a buccia sottile come more, ciliegie, mirtilli e uva in fase di maturazione, danneggiandoli irreparabilmente, con gravi conseguenze per la nostra agricoltura.
Sommario
COME DIFENDERE LA FRUTTA DALLA DROSOPHILA SUZUKII
Per capire quali sono i le trappole per Drosophila Suzukii e i metodi di difesa più efficaci, e in quale modo metterli in campo, è necessario capire come si comporta questo dittero.
La Drosophila Suzukii presenta macchie scure sulle ali. Si riproduce molto velocemente: può arrivare fino a 10-12 generazioni all’anno (Foto cover: @Agroscope – Flickr
QUALI COLTURE INFESTA
Rinvenuto in Trentino per la prima volta nel 2009, in Italia la Drosophila Suzukii ha infestato soprattutto mirtilli, lamponi e fragole. Oggi è presente in 12 regioni e infesta molte più coltivazioni:
- Frutti a bacca: mirtillo, lampone, ribes, mora, uva, sambuco
- Piccoli frutti dalla polpa tenera: fragole, albicocche, pesche, caki, kiwi, fichi
- Pomacee: mele e pere vengono attaccate solo se già danneggiate
COME E QUANDO ATTACCA I FRUTTI
La Drosophila Suzukii attacca i frutti quando sono in fase di maturazione e cominciano a cambiare colore.
A differenza delle altre 3000 specie di Drosophila esistenti, la Suzukii va sulla frutta marcia solo per nutrirsi, ma per riprodursi predilige la frutta matura ed è proprio li, infatti, che vi depone le uova.
TRAPPOLE PER MOSCHE DELLA FRUTTA
Le larve del moscerino asiatico si nutrono della polpa del frutto, danneggiandolo irreparabilmente ed esponendolo, oltretutto, a malattie secondarie proprio per via del suo disfacimento.
Il moscerino asiatico è diventato una vera e propria emergenza, va praticamente dappertutto: bucando il frutto in che sta maturando, impedisce una difesa con prodotti insetticida poiché la frutta é prossima al raccolto. Per questo motivo anche nel biologico non sono molti i trattamenti ammessi, e quelli chimici possibili sono insufficienti (e rilascerebbero comunque troppi residui sui frutti).
LA LOTTA BIOLOGICA PIÙ EFFICACE: LE TRAPPOLE ALIMENTARI
Le trappole per insetti della frutta specifiche per Drosophila suzukii, come Tap Trap e Vaso Trap, sono normalmente di colore rosso, molto attrattivo specificatamente per questo tipo di insetto. Non sono a base di sostanze nocive, né di feromoni, ma sfruttano esche alimentari, sperimentate con ottimi risultati. Si preparano facilmente in casa, è proprio un “fai-da-te”
Vaso Trap rosso – ad oggi la trappola alimentare ecologica più efficace: altamente selettiva, consente un ottimo monitoraggio
CHIEDI INFORMAZIONI PER ACQUISTARE LE TRAPPOLE
Le trappole per Drosophila Suzukii ad esca alimentare sono il metodo di difesa più efficace in agricoltura biologica:
- Monitoraggio: installare una bio trappola selettiva permette di individuare subito la presenza dell’insetto e di capire se è moderata o massiccia e che tipo di stagione si andrà incontro.
- Cattura massale degli adulti: fondamentale per evitarne la riproduzione e avere un numero inferiore di esemplari l’anno successivo.
- Riduzione/eliminazione degli insetticidi: da sperimentazioni in Italia è risultato che la cattura massale è più efficace dei trattamenti chimici, proprio per le limitazioni di cui si è detto.
- Le esche sono naturali e si possono preparare a casa con alimenti economici facilmente reperibili
- Preservano gli impollinatori: questo tipo di esche non costituiscono un interesse alimentare per api e bombi.
UNA DIFESA EFFICACE COMINCIA DAL MONITORAGGIO
La Drosophila generalmente arriva verso la metà del mese di aprile, ma potrebbe arrivare anche prima: dipende dalle zone e dal tipo di frutto da difendere.
La tecnica migliore è accertarsi della presenza dell’insetto posizionando Vaso Trap rossi (monitoraggio) e successivamente, quando si ha la certezza della presenza di Drosophila, mettere in campo anche diversi Tap Trap rossi, per fare un trappolaggio massivo, completo ed efficace.
IL MONITORAGGIO: VASO TRAP ECOLOGICO E PERFETTO
Vaso Trap rosso è una trappola per Drosophila Suzukii altamente selettiva: una vera innovazione tra le trappole alimentari esclusive per Drosophila Suzukii.
Si applica ai vasetti del miele da 1 kg ed è composto da un imbuto forellato e da un coperchio che mantiene al riparo l’esca dalla pioggia, per renderla così efficace più a lungo. La sua particolarità è proprio l’imbuto: dai suoi fori, infatti, può passare solo la Drosophila Suzukii: in questo modo è più facile rilevare la presenza dell’insetto.
L’esca alimentare per la cattura di Drosophila suzukii è una soltanto ed è di facile preparazione: è una miscela di aceto di mele, vino rosso e zucchero di canna e la trovi qui. L’esca da utilizzare è una soltanto ed è testata e consigliata dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.
Le trappole vanno controllate spesso e l’esca va sostituita ogni due settimane circa, avendo cura di non gettarla nel frutteto
QUANDO E DOVE SI METTE VASO TRAP PER MONITORAGGIO
Vaso Trap va messo all’inizio dell’invaiatura (aprile è normalmente il periodo adatto), posizionato ai bordi dell’area da difendere.
- Nel frutteto è buona norma coprire il perimetro installando una trappola per pianta.
- Nell’orto casalingo una trappola per ogni pianta (se la pianta è molto grande, se ne possono mettere due).
- Nei filari, una trappola ogni 2-5 metri è il metodo consigliato dalle più diffuse tecniche agronomiche.
Un consiglio utile: mettere trappole anche tra le bacche selvatiche attorno alla zona dei frutteti è un’astuzia non da poco:
tenere sotto controllo le piante che maturano prima attorno alla nostra zona da difendere ci può aiutare a capire prima quanto potrebbe essere forte la presenza del moscerino nell’area
Anche un buono scambio di informazioni tra produttori vicini è di grande aiuto per un monitoraggio ad hoc.
LA CATTURA MASSALE DECISIVA: TAP TRAP ROSSO
Nella cattura massale di Drosophila suzukii, Tap Trap rosso funziona con la stessa esca e lo si appende alla pianta ad altezza uomo.
Si mette in campo quando comincia ad esserci una forte presenza dell’insetto, accertata dal monitoraggio effettuato con Vaso Trap, dentro il perimetro monitorato, preferibilmente usando una bottiglia di plastica dall’etichetta rossa (come quella che quasi tutti spesso abbiamo in casa), per una questione di attrattiva cromotropica.
QUANDO E DOVE SI METTE TAP TRAP ROSSO PER LA CATTURA DI MASSA
Se abbiamo fatto un corretto monitoraggio con Vaso Trap dal mese di Aprile, non sarà che dopo poche settimane che posizioneremo Tap Trap su tutte le piante da difendere, coprendo tutta l’area da proteggere, mettendo una trappola per pianta, appesa ad altezza uomo, o una ogni 2-5 metri sui filari. Le bio trappole per il moscerino della frutta possono essere lasciate in campo fino a fine stagione per catturare anche gli ultimi esemplari in circolazione: il maschio della Drosophila, infatti, vola fino a novembre.
UN CONSIGLIO UTILE: in caso si abbiano diversi tipi di frutti e diversi momenti di maturazione, dopo il raccolto di frutti precoci, è bene mettere le trappole ai bordi delle colture infestate: in questo modo dopo il raccolto il moscerino non andrà ad infestare quei frutti che non sono ancora da raccogliere.
VA COMUNQUE FATTA UNA PRECISAZIONE
Il foro di ingresso della bottiglia di Tap Trap rosso permette di catturare anche calabroni e vespe, mosche e lepidotteri (ugualmente attratti dall’esca per Drosophila Suzukii): ecco perché quando si fa monitoraggio è consigliabile usare Vaso Trap rosso, poiché i suoi fori di ingresso sono così piccoli che soltanto il moscerino asiatico può entrarvi.
In conclusione, quando posizioniamo Tap Trap rosso abbiamo in realtà un duplice utilizzo perché oltre al moscerino della frutta, cattureremo anche calabroni e vespe voraci di frutta matura.
INDICAZIONI UTILI
Cosa ne pensano i professionisti
Orto da coltivare – Agronotizie – Agricolturanews – Freshplaza
Dove trovare Vaso Trap e Tap Trap
Per conoscere il rivenditore più vicino a casa tua invia una email a info@taptrap.com, oppure compila questo form
Come ricevere consigli e assistenza
- Iscriviti alla newsletter per ricevere consigli sull’uso delle trappole e sulle esche più adatte alla cattura
- Scrivici su Whatsapp, su Messenger o su Telegram
Articoli utili
Questo articolo è stato scritto e redatto da
Roberto Carello e Maura Rizzo
(Foto: @Judy Gallagher – Flickr)
Tutte le foto, ove non precisato, sono Copyright Roberto Carello e Vanda Bellini